Molte persone, siano esse single, coppie o famiglie, coltivano il desiderio di acquistare la loro prima casa. Si tratta di una decisione di grande rilevanza, soprattutto dal punto di vista finanziario, poiché comporta un investimento spesso molto consistente. Proprio per questo motivo, accendere un mutuo rappresenta una soluzione vantaggiosa, in quanto consente di dilazionare la spesa nel tempo, evitando di dover sostenere l’intero importo in un’unica soluzione. Inoltre, oggi esistono diversi incentivi e bonus che possono agevolare notevolmente questo importante passo, tra cui uno in particolare che può davvero fare la differenza nella vita di chi sogna una casa di proprietà.
Bonus per acquistare la prima casa: tutto quello che c’è da sapere
Il bonus dedicato all’acquisto della prima casa è rivolto principalmente ai giovani under 36 ed è stato introdotto dal Decreto Sostegni-bis 73/2021, in vigore dal 26 maggio 2021. Fino al 31 dicembre 2027, questo bonus offre la possibilità di accedere al Fondo di garanzia per i mutui prima casa, pensato per single e giovani coppie che non abbiano ancora compiuto 36 anni.

Oltre al requisito anagrafico, è necessario che l’ISEE del richiedente non superi i 40.000 euro. Dal 1° gennaio 2025, il Bonus prima casa under 36 continuerà a garantire l’accesso al Fondo di garanzia pubblico per la stipula del mutuo, ma verranno meno le agevolazioni fiscali precedentemente previste.
Nonostante ciò, anche per il 2025 sono state confermate altre misure agevolative per l’acquisto della prima casa, che permettono di beneficiare di imposte ridotte al momento dell’acquisto, purché vengano rispettate determinate condizioni che approfondiremo nel prossimo paragrafo. Queste opportunità rappresentano un sostegno concreto per chi desidera compiere il grande passo verso la proprietà immobiliare.
Agevolazioni acquisto prima casa per il 2025
Come già accennato, anche nel 2025 sarà possibile usufruire di agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa, che si traducono in una significativa riduzione delle imposte da versare, a patto che vengano rispettati specifici requisiti. In particolare, chi acquista da un privato dovrà corrispondere un’imposta di registro pari al 2% (anziché al 9%) del valore catastale dell’immobile, mentre le imposte ipotecarie e catastali saranno entrambe di 50 euro ciascuna.

Nel caso in cui l’acquisto avvenga da un’impresa con vendita soggetta a IVA, l’imposta sul valore aggiunto sarà calcolata al 4% (invece che al 10%) sul prezzo di vendita. In questo caso, le imposte ipotecarie e catastali saranno di 200 euro ciascuna. È importante specificare quali tipologie di immobili possono beneficiare di queste agevolazioni.
Le agevolazioni sono riservate agli immobili appartenenti alle seguenti categorie catastali: A/2 (abitazioni di tipo civile), A/3 (abitazioni di tipo economico), A/4 (abitazioni di tipo popolare), A/5 (abitazioni di tipo ultrapopolare), A/6 (abitazioni di tipo rurale), A/7 (villini) e A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi). Restano invece escluse le abitazioni di tipo signorile, le ville, i castelli e i palazzi di particolare pregio storico o artistico.
Agevolazioni prima casa del 2025: le novità
Rispetto agli anni precedenti, il 2025 porta con sé alcune novità significative in materia di agevolazioni per la prima casa. In particolare, chi acquista una nuova abitazione beneficiando delle agevolazioni, ma possiede già un altro immobile acquistato con lo stesso beneficio, dovrà obbligatoriamente vendere la precedente proprietà entro due anni dal nuovo acquisto.

Un altro requisito fondamentale è che l’immobile acquistato si trovi nel Comune in cui l’acquirente ha la residenza, oppure che questa venga trasferita entro 18 mesi dall’acquisto. L’agevolazione spetta anche se la casa si trova nel Comune dove l’acquirente svolge la propria attività lavorativa, o dove ha sede o esercita l’attività il datore di lavoro.
Infine, possono accedere all’agevolazione anche i cittadini italiani emigrati all’estero, a condizione che l’immobile sia acquistato come “prima casa” sul territorio nazionale. Se hai sentito parlare del Fondo per l’acquisto della prima casa ma non sai esattamente di cosa si tratti, nel prossimo paragrafo troverai tutte le informazioni utili.
Il fondo per acquistare la prima casa
Il Fondo prima casa, istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, è destinato a chi, al momento della richiesta del mutuo per l’acquisto della prima casa, non sia già proprietario di altri immobili a uso abitativo. L’importo massimo finanziabile tramite il Fondo è di 250.000 euro.

Il Fondo offre una garanzia pubblica pari al 50% del mutuo richiesto ed è rivolto a diverse categorie: giovani coppie sposate o conviventi da almeno due anni, in cui almeno uno dei due non abbia superato i 35 anni; nuclei familiari monogenitoriali con figli minori; conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari; giovani under 36; famiglie con tre figli minori di 21 anni e ISEE non superiore a 40.000 euro.
Inoltre, possono accedere al Fondo i nuclei familiari con quattro figli minori di 21 anni e ISEE fino a 45.000 euro, e quelli con cinque figli minori di 21 anni e ISEE non superiore a 50.000 euro annui. La domanda deve essere presentata presso le banche aderenti, che valuteranno la richiesta e decideranno se concedere il mutuo avvalendosi della garanzia offerta dal Fondo.