I quattro elettrodomestici che dovresti sempre staccare dopo l’uso

Anche nelle abitazioni più moderne ed efficienti, esistono alcuni semplici accorgimenti che possono davvero fare la differenza, soprattutto per quanto riguarda il risparmio energetico e la sicurezza in casa. Uno dei comportamenti più efficaci, ma spesso trascurati, consiste nello scollegare dalla presa di corrente alcuni elettrodomestici dopo l’uso. Molte persone, infatti, tendono a lasciare gli apparecchi collegati alla rete elettrica anche quando non sono in funzione.

Perché è importante staccare gli elettrodomestici

Le ragioni per cui è consigliabile scollegare gli elettrodomestici dalla presa dopo l’utilizzo sono molteplici. Prima di tutto, si può ottenere un risparmio significativo sulla bolletta elettrica: il consumo in modalità stand-by, spesso sottovalutato, può arrivare a incidere fino a 150 € all’anno per una famiglia media.

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Naturalmente, l’entità di questo consumo dipende dal numero di dispositivi collegati, dalla loro classe energetica e dal tempo in cui restano attaccati alla corrente senza essere effettivamente utilizzati. Scollegare la spina aiuta a eliminare i cosiddetti “consumi fantasma”, contribuendo così anche alla riduzione delle emissioni di CO2: un gesto semplice che rende la casa più ecologica e sostenibile.

Oltre al vantaggio economico, scollegare gli elettrodomestici inutilizzati aumenta sensibilmente la sicurezza domestica. Incidenti elettrici, surriscaldamenti e cortocircuiti sono più frequenti di quanto si pensi, soprattutto nelle abitazioni più datate. Ridurre il tempo in cui gli apparecchi restano collegati alla rete elettrica aiuta a prevenire questi rischi, tutelando la casa e chi la abita.

Quali sono gli elettrodomestici che non vengono staccati

Tra gli elettrodomestici più utilizzati e, allo stesso tempo, meno frequentemente scollegati troviamo sicuramente il forno a microonde. Questo apparecchio, pratico e veloce, viene spesso lasciato costantemente collegato alla presa, poiché utilizzato quotidianamente. Tuttavia, anche da spento, il microonde continua a consumare energia.

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Il display, l’orologio digitale e i circuiti interni rimangono infatti attivi 24 ore su 24, a meno che non si stacchi la spina. Inoltre, trattandosi di un elettrodomestico che genera calore, il microonde può essere soggetto a surriscaldamenti o cortocircuiti, soprattutto se non viene pulito e mantenuto con regolarità.

Per questo motivo, è consigliabile scollegare il microonde quando non viene utilizzato, in particolare se l’uso è sporadico. In questo modo si evitano sprechi energetici, si contribuisce a prolungare la vita dell’apparecchio e si riduce la necessità di sostituirlo prematuramente.

Altri elettrodomestici che non vengono spenti correttamente

Le macchine da caffè espresso, sia a cialde che a capsule, sono tra gli elettrodomestici più apprezzati dagli italiani. Tuttavia, spesso vengono lasciate accese e collegate alla presa per l’intera giornata, anche se vengono utilizzate solo in determinati momenti, come al mattino o dopo i pasti.

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Queste macchine tendono a mantenere calda la caldaia interna, restando così in uno stato di stand-by che comporta un consumo energetico continuo. Questo non solo incide sulla bolletta, ma può anche ridurre la durata dei componenti interni e aumentare il rischio di guasti o malfunzionamenti.

Si consiglia quindi di spegnere e scollegare la macchina da caffè subito dopo l’uso. Alcuni modelli sono dotati di funzione di autospegnimento, ma non tutti ne dispongono: per questo è sempre meglio intervenire manualmente, così da ottenere tutti i vantaggi dell’apparecchio senza inutili sprechi di energia.

Quali elettrodomestici consumano di più se non si stacca la spina

Può sembrare sorprendente, ma anche il televisore e i dispositivi ad esso collegati possono incidere notevolmente sui consumi domestici. I televisori di ultima generazione hanno consumi in stand-by piuttosto contenuti, ma spesso sono accompagnati da decoder, console di gioco o lettori digitali che restano attivi anche quando sembrano spenti.

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Alcuni di questi dispositivi, ad esempio, effettuano aggiornamenti software automatici, continuando ad assorbire energia. Anche i caricabatterie lasciati inseriti nelle prese consumano corrente: sebbene il consumo sia minimo, nel tempo può incidere sulla bolletta, soprattutto se si tratta di numerosi dispositivi.

Inoltre, molti caricabatterie economici o non originali sono privi di adeguati sistemi di protezione e possono surriscaldarsi, provocando cortocircuiti o, nei casi peggiori, piccoli incendi. In conclusione, è sempre buona norma scollegare dalla presa qualsiasi elettrodomestico non in uso, per risparmiare energia e aumentare la sicurezza della propria abitazione.

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